“Al momento della morte, la nostra anima esce dal corpo ospite. […] Man mano che si allontanano dalla Terra, le anime sperimentano una Luce sempre più brillante intorno a loro. Alcuni vedranno brevemente un’oscurità grigiastra e percepiranno il passaggio attraverso un tunnel o un portale. Le differenze tra questi due fenomeni dipendono dalla velocità di uscita dell’anima, che a sua volta si riferisce alla loro esperienza. La sensazione di attrazione delle nostre guide può essere gentile o forte a seconda della maturità dell’anima e della capacità di cambiamento rapido. Nelle prime fasi della loro uscita tutte le anime incontrano una “leggera nuvolosità” intorno a loro, che diventa presto chiara, consentendo loro di guardare a una grande distanza. Questo è il momento in cui l’anima media vede una forma di energia spettrale che viene verso di loro. La figura può essere un’anima gemella amorevole, o due, ma il più delle volte è la nostra guida. In circostanze in cui siamo accolti da un coniuge o un amico che è deceduto prima di noi, anche la nostra guida è nelle vicinanze in modo che possano prendere in carico il processo di transizione. In tutti i miei anni di ricerca, non ho mai avuto un solo soggetto che sia stato incontrato da una figura religiosa importante, come Gesù o Buddha. Tuttavia, l’amorevole essenza dei grandi maestri della Terra è nelle guide personali che ci sono state assegnate.”
– Michael Newton, Destiny of Souls. New Case Studies of Life between Lives, 2019, pp.1-2 (Tradotto liberamente da Judith Th.M. Verberne).